INDICE
- Cosa sono gli squilibri ormonali
- Quali sono i sintomi dello squilibrio ormonale
- Disturbi ormonali in menopausa
- Altri sintomi comuni e ormoni coinvolti
- Squilibri ormonali: 7 consigli pratici per contrastarli
- Cosa fare se i disturbi persistono
- Come ci viene incontro la scienza
- Analisi ormonale salivare: cos’è e a cosa serve
- Vantaggi dell’analisi ormonale salivare
- Cosa ottengo dal test ormonale salivare
COSA SONO GLI SQUILIBRI ORMONALI
Cercheremo ora di comprendere esattamente cosa si intende con il termine squilibrio ormonale soprattutto perché molte persone potrebbero esserne soggette senza nemmeno saperlo.
Con il termine squilibrio ormonale si intende una condizione per la quale la produzione degli ormoni è in qualche modo alterata nel suo equilibrio ideale senza però che questo arrivi a dare vita a vere e proprie patologie.
Gli ormoni sono vettori responsabili sia di specifiche azioni che della comunicazione complessiva che avviene tra i nostri vari distretti corporei e sono prodotti dalle ghiandole presenti nel nostro corpo. Seppure spesso il loro squilibrio arrivi ad avere conseguenze sul nostro stato generale di salute, generalmente è rappresentato da uno stato fisiologico, come ad esempio la menopausa nella donna.
Squilibri a livello fisico, ma anche psichico ed emotivo possono essere causati da una non ottimale produzione di ormoni da parte delle nostre ghiandole (surrenali, pancreas, ipofisi, tiroide, ovaia, testicoli, etc.). Riuscire a definire in maniera esatta lo stato degli ormoni può essere un compito molto complesso in quanto i livelli di ognuno di essi possono oscillare in ogni momento della giornata. Allo stesso modo anche riuscire a correlare disturbi ormonali con gli ormoni responsabili non è un compito proprio banale e dipende soprattutto dalle ghiandole coinvolte.
Per una maggiore comprensione cercheremo ora di valutare quanto gli ormoni siano coinvolti nella perdita o nell’aumento di peso nella loro relazione col nostro metabolismo. Svolgendo un importante ruolo di regolazione del deposito del tessuto adiposo e del metabolismo contribuiscono indirettamente alla regolazione del peso corporeo.
Anche se è vero che molto spesso la nostra tendenza a perdere o prendere peso è imputabile al nostro stile di vita e al regime alimentare cui ci sottoponiamo, a volte uno squilibrio ormonale è alla base del nostro problema ed in questo caso diventa necessario il supporto di un professionista. Livelli alterati di cortisolo, insulina, ormoni tiroidei e del rapporto tra androgeni ed estrogeni possono essere alla base dei nostri disturbi.
QUALI SONO I SINTOMI DELLO SQUILIBRIO ORMONALE
Per comprendere il tipo di squilibrio che si sta sviluppando ed eventualmente la sua evoluzione bisogna prestare molta attenzione ai segnali che il nostro corpo ci invia. Ad esempio, facendo riferimento al nostro peso corporeo, come facciamo a capire se l’eventuale aumento o perdita possa essere causata da uno squilibrio ormonale? Come anticipato, monitorando con attenzione alcuni segnali possiamo comprendere meglio se l’ostacolo che rende la nostra dieta non è efficace si celi proprio dietro ai nostri alterati livelli ormonali.
Il nostro metabolismo basale ad esempio è regolato in maniera importante dagli ormoni tiroidei la cui minima riduzione potrebbe essere sufficiente per influenzarne il suo funzionamento. Sonnolenza, aumento di peso, sonnolenza e aumentata stanchezza potrebbero essere manifestazioni di bassi livelli degli ormoni tiroidei.
Alti livelli di insulina invece sono tra le cause ormonali più frequenti connesse all’aumento di peso che si manifestano con un eccesso di deposito di grasso viscerale (intra-addominale), ossia tessuto adiposo non sottocutaneo, ma che si deposita all’interno della cavità addominale e che crea quella pancia gonfia e tesa senza pliche di grasso identificabili facilmente. La causa principale di questi depositi è rappresentata da un eccessivo consumo di zuccheri che, oltre a ridurre l’efficienza del legame tra recettore e ormone stesso, va ad alterare la produzione di insulina. Quasi sempre questa situazione rimane stabile ma in alcuni casi più seri può arrivare ad evolvere in un diabete.
Anche un’alterazione del rapporto tra androgeni ed estrogeni può comportare conseguenze sul peso corporeo. E’ noto che androgeni ed estrogeni vengono prodotti tanto dall’uomo quanto dalla donna infatti abbiamo tutti sentito parlare di testosterone (ormone mascolinizzante) ed estradiolo (ormone femminilizzante). Il loro rapporto, oltre ad essere differente tra donna e uomo, sono differenti anche da persona a persona. Questi ormoni determinano alcuni dei caratteri sessuali secondari come peli corporei, aggressività, timbro di voce, etc. oltre che la relazione tra massa magra e massa muscolare.
Alti livelli di estrogeni (progesterone e testosterone) possono essere nella donna alla base della tendenza ad accumulare grasso su glutei e gambe, alla base della sindrome premestruale o di cicli abbondanti. Così come nell’uomo livelli troppo elevati di questi estrogeni possono essere causa di perdita del tono muscolare e depositi di grasso.
Un altro importante fattore che concorre nel rallentamento se non addirittura blocco della perdita di grasso corporeo è sicuramente lo stress eccessivo. Il cortisolo è l’ormone incaricato della sua gestione con l’attivazione di alcune risposte di emergenza dell’organismo tra le quali quella di “accumulare” quanto più grasso possibile intorno a zone specifiche come ad esempio fianchi e addome.
DISTURBI ORMONALI IN MENOPAUSA
Stabilire le misurazioni di base di estrogeni, progesterone e testosterone è fondamentale per determinare la necessità e la risposta alla terapia ormonale (HT). La valutazione dei livelli ormonali nella menopausa offre numerosi vantaggi per i pazienti che presentano sintomatologie che possono essere causate da un loro squilibrio.
La produzione ormonale squilibrata colpisce un’ampia gamma di funzioni corporee, producendo sintomi che influiscono negativamente sulla qualità della vita. L’identificazione e il trattamento mirato degli squilibri ormonali mediante terapie ormonali e/o nutrizionali personalizzate migliora i sintomi e migliora la qualità della vita.
ALTRI SINTOMI COMUNI E ORMONI COINVOLTI
Dobbiamo pensare che gli ormoni che regolano le nostre principali funzioni corporee sono almeno 50. Essi regolano la nostra fame, il desiderio sessuale, il ritmo del sonno, il modo in cui bruciamo i grassi oltre che ad esempio il nostro umore (stimolando alcune aree specifiche del nostro cervello).
Questo ci dà solo un’idea di quanto siano complesse e numerose le reazioni che avvengono nel nostro corpo.
Ma cerchiamo di analizzare le più comuni:
Perdita di capelli e cattivo umore potrebbero essere causati da ipotiroidismo, ossia una riduzione della funzionalità della tiroide molto spesso causato da infiammazioni della ghiandola stessa. Diradamento dei capelli e sbalzi repentini di umore dovrebbero metterci quindi in guardia.
Agitazione e tachicardia potrebbero invece essere causati da ipertiroidismo, ossia da una produzione troppo elevata di anticorpi che vengono scatenati contro la ghiandola tiroidea accelerando il metabolismo e le altre funzioni controllate dalla ghiandola compreso il battito cardiaco. Tra le conseguenze dell’ipertiroidismo troviamo anche sudorazione eccessiva, irrequietezza, aritmie, ciclo mestruale irregolare e perdite improvvise di peso.
Nervosismo eccessivo potrebbe essere causato dal cortisolo, ormone che, se rimane su livelli elevati come conseguenza di periodi fi forte stress, contribuisce ad indebolire le difese immunitarie e all’aumento di glicemia e pressione.
Diminuzione della libido e spossatezza potrebbero essere causati da bassi livelli di DHEA (precursore di tutti gli ormoni che agisce su tutto l’organismo) e testosterone (ormone del desiderio sessuale).
A riprova di questo basti infatti pensare che alla donna in menopausa che risente fortemente di entrambi questi disturbi. Infatti, con il termine dell’età fertile, il DHEA si riduce del 75% circa mentre il testosterone del 50%.
Ciclo mestruale irregolare potrebbero essere causati da un disturbo ormonale dovuto ad un malfunzionamento dell’ovaio. Questo disturbo potrebbe rappresentare un campanello d’allarme nello sviluppo della sindrome dell’ovaio policistico rappresentata da un’alterata produzione di progesterone ed estrogeni.
Eccesso di peluria e acne potrebbero anche essi essere causati dalla sindrome dell’ovaio policistico. Problemi di sovrappeso, capelli grassi, peli e foruncoli potrebbero infatti essere dovuti a livelli di testosterone troppo elevati.
SQUILIBRI ORMONALI: 7 CONSIGLI PRATICI PER CONTRASTARLI
Gli ormoni sono i “messaggeri” chimici che regolano il nostro metabolismo e quando sono sbilanciati, insorgono vari problemi di salute e sintomi, come l’aumento di peso.
Di seguito alcuni suggerimenti per aiutare a “reimpostare/riprogrammare” gli ormoni legati all’appetito, al peso e al set point (è una teoria che dice che il corpo ha un peso che considera “normale” e cerca di mantenerlo o tornarci).
– Pratica il digiuno intermittente per aiutare a ridurre l’insulina;
– Consumare più fibre, aiutano a ridurre l’appetito, il glucosio e l’insulina;
– Consumare più magnesio, aiuta ad aumentare l’adiponectina (un ormone con effetto protettivo contro le infiammazioni e che aiuta a regolare la sensibilità all’insulina);
– Ottieni un sonno ristoratore per migliorare i livelli di cortisolo, grelina e insulina;
– Esercizio almeno 30 minuti al giorno. L’esercizio fisico aiuta ad aumentare l’adiponectina, riduce l’insulina e la leptina e aiuta persino a bruciare i grassi;
– Quando hai fame, bevi acqua per diminuire la grelina;
– Moderato consumo di caffeina, può aumentare il cortisolo.
COSA FARE SE I DISTURBI PERSISTONO
La diagnosi della presenza di uno squilibrio ormonale anche lieve deve essere eseguita da un professionista, generalmente della nutrizione o un endocrinologo, che elaborerà un percorso personalizzato per la risoluzione del problema.
Spesso il ritorno a sane abitudini alimentari, esercizio fisico ed uno stile di vita adeguato sono sufficienti per riequilibrare i livelli ormonali. Sappiamo infatti che un’alimentazione errata, lo stress e la crescente sedentarietà quotidiana concorrono in maniera importante ad alimentare uno squilibrio ormonale con le relative conseguenze per la nostra salute.
Anche la natura ci viene incontro con rimedi e piante specifiche che, sotto controllo medico, possono essere utilizzate per contrastare o stimolare la produzione ormonale.
COME CI VIENE INCONTRO LA SCIENZA
Negli ultimi decenni la scienza ha fatto passi da gigante nella comprensione dei meccanismi che regolano il corpo umano assumendo un ruolo sempre più importante nella gestione della salute delle persone. Nuove tipologie di analisi ci vengono incontro fornendo informazioni che semplicemente fino a qualche anno fa non potevamo avere e che oggi possono essere di supporto per il professionista nella gestione di disturbi e patologie. Ma “nuove informazioni” trovano ampio utilizzo soprattutto nella prevenzione, quella stessa prevenzione che oggi dovrebbe rappresentare l’obiettivo unico e assoluto della medicina moderna.
Scoprire in anticipo che stiamo andando incontro ad un problema di salute più o meno importante ci permetterebbe infatti di poter intervenire tempestivamente per ridurre drasticamente il rischio che una determinata patologia si manifesti evitandoci problemi più seri. Questo nuovo approccio si tradurrebbe in primis in un miglioramento delle condizioni generali di vita della persona e di conseguenza in un non trascurabile risparmio economico per il S.S.N (Servizio Sanitario Nazionale). che non si risparmierebbe la somministrazione delle prestazioni sanitarie per le cure.
Una delle possibilità in assoluto più importanti degli ultimi anni nell’ottica di questa nuova visione è rappresentata dai test ormonali salivari che non vengono eseguiti su sangue ma da saliva prelevata in maniera assolutamente semplice e non invasiva.
ANALISI ORMONALE SALIVARE: COS’E’ E A COSA SERVE
Riassumendo quindi, uno squilibrio ormonale può portare conseguenze su un’ampia gamma di funzioni corporee, sviluppando sintomi che influiscono negativamente sulla qualità della vita della persona. L’identificazione di uno squilibrio ormonale ci permette di elaborare un trattamento mirato mediante terapie nutrizionali personalizzate per migliorare i sintomi e migliora la qualità della vita della persona.
I test ormonali salivari rappresentano oggi un’opzione semplice e assolutamente non invasiva per misurare i livelli degli ormoni chiave non legati e biologicamente attivi. Gli ormoni biodisponibili sono ormoni che possono essere facilmente assorbiti/accessibili dall’organismo a sostegno della sua attività fisiologica.
Attraverso un test ormonale salivare è possibile (in maniera NON INVASIVA) misurare i livelli ormonali ed elaborare un percorso naturale per correggerne eventuali squilibri e migliorare la nostra salute.
VANTAGGI DELL’ANALISI ORMONALE SALIVARE
I test ormonali salivari offrono numerosi vantaggi rispetto a quelli su sangue per molteplici ragioni, inoltre la facilità di raccolta del campione (intesa in termini di semplicità, velocità e non invasività) rende l’analisi ormonale salivare il test diagnostico ideale per ogni fascia di età permettendo di valutarne in maniera precisa i livelli e/o le loro variazioni.
A seconda del profilo salivare selezionato possono essere monitorati ormoni diversi correlati a specifiche problematiche e specifici disturbi.
In generale, la somministrazione di ormoni in qualsiasi forma può influenzare il livello di ormoni valutati in un campione salivare. Questo è il fondamento dell’utilità clinica dei profili, ovvero l’uso di ormoni salivari per stabilire una linea di base pre-intervento e per monitorare il post-intervento.
I profili degli ormoni sessuali salivari – e gli ormoni surrenali (cortisolo, DHEA) e pineale (melatonina) associati che sono incorporati nei profili completi degli ormoni sessuali – sono progettati per misurare l’impatto degli ormoni bioidentici e/o di altre terapie (es. nutraceutici) tramite campioni salivari.
COSA OTTENGO ESEGUENDO IL TEST ORMONALE SALIVARE
Il paziente avrà accesso ad informazioni che permetteranno al professionista di poter operare nelle migliori condizioni avendo accesso a dati precisi e altamente performanti che gli permetteranno di elaborare la migliore strategia per il ripristino dell’equilibrio dei livelli ormonali.