Il microbiota intestinale è l’insieme dei microrganismi (flora batterica) presenti nel nostro intestino e che regolano funzioni fondamentali per il benessere e la salute. Una situazione di squilibrio del nostro microbiota può portarci a soffrire di disturbi di diversa natura ed entità. I disturbi più comuni riscontrabili possono essere infezioni ed infiammazioni intestinali, disturbi gastrici, intolleranze, problemi metabolici, intossicazioni, infiammazioni orali ed altri ben più gravi.

Cominciamo con l’analizzare i dati relativi ai disturbi legati a questi problemi:
- 1 Italiano su 5 soffre di disturbi gastrointestinali
- 1 medico su 2 ha difficoltà a diagnosticare la causa di questo tipo disturbi perchè le „vecchie” tecnologie presentano forti limiti diagnostici
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1.700,00 €/anno procapite spesi per le cure spesso non idonee
Da dove cominciare – IMPARIAMO A PRENDERCI CURA DEL NOSTRO MICROBIOTA
Per prima cosa, quando nonostante parecchi classici tentativi non siamo riusciti a venirne fuori, possiamo provare a seguire qualche consiglio mirato a „coccolare” il nostro microbiota ed eseguire alcuni semplici test.
Se, ad esempio, si soffre di una leggera sindrome del colon irritabile con dolori e gonfiore addominale, sarebbe il caso di «riavviare» i batteri intestinali. Il principio è piuttosto semplice ed è legato all’ eliminazione di alcuni cibi; per comprenderci meglio, se i sintomi diminuiscono o scompaiono quando vengono eliminati determinati cibi dalla nostra alimentazione e si ripresentano quando invece vengono reintrodotti, è probabile che i disturbi riscontrati siano originati proprio da questi cibi. Ovviamente se non si riscontrano cambiamenti significativi bisogna proseguire nella ricerca delle cause.
Si può provare a seguire un semplice programma di esclusione (per una durata massima di 4 settimane) e reintroduzione (la durata varia da soggetto a soggetto ma il concetto deve essere che chi va piano, va sano e va lontano).
Come farlo – Come prenderci cura del microbiota – Genes4you
Cominciamo col dire che se si soffre di particolari patologie o di sintomi molto problematici, è necessario consultare prima di tutto un medico o un biologo nutrizionista.
Questo perchè alcune patologie, come ad esempio la celliachia, possono causare sintomi lievi o addirittura non generarne affatto, ma portare complicazioni importanti. Per almeno una settimana prima di iniziare compilate regolarmente un diario dei pasti e dei sintomi, in modo da identificare eventuali problemi relativi all’alimentazione e ad altri fattori. Il diario va compilato per tutta la durata del programma o comunque finchè non si individua l’/gli elemento/i colpevole/i degli eventuali disturbi e comunque è un validissimo strumento per fornire informazioni al medico o al nutrizionista al quale ci rivolgeremo se necessario.
Suggerimenti alimentari – Come prenderci cura del microbiota – Genes4you
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Ridurre il consumo di zuccheri, carboidrati raffinati e ricchi di amidi, cibi confezionati e dolcificanti, comprese le bevande, anche quelle light e senza zucchero, e i succhi con zuccheri aggiunti. Sono vere calamità per i batteri intestinali e causano infiammazione e per questo andrebbero ridotti o eliminati dalla nostra dieta quotidiana per la salute del nostro intestino.
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Evitate i grassi trans e parzialmente idrogenati. Si trovano nei prodotti spalmabili e in alcuni cibi confezionati, tra cui biscotti e dolci.
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Praticare il digiuno intermittente (12-14 ore dalla sera alla mattina o secondo lo schema 5/2 ossia cinque giorni di alimentazione normale e due di restrizione calorica). Favorisce il riposo dell’intestino dalla sua attività digestiva, permettendo alle sue pareti di rigenerarsi e favorendo la crescita dei batteri buoni come l’Akkermansia.
Stile di vita
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Mangiare sedendoci a tavola e masticare lentamente ed accuratamente i cibi. Masticare bene dà più tempo all’intestino per comunicarci il «sono pieno», abbassa i livelli di stress dando così sollievo all’intestino e riduce i livelli di ormoni come il cortisolo, che turba l’equilibrio del microbiota.
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Migliorate la qualità del vostro sonno. Una buona qualità del sonno è vitale. Non mangiare tardi la sera e cercare di andare a letto entro le 22:30 almeno quattro notti a settimana.
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Se si soffre di stitichezza, utilizzare citrato di magnesio o triphala. Un rimedio ayurvedico tradizionale a base di erbe. Si possono provare anche le capsule di alghe e bere molta acqua.
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Aprite le finestre, state all’aria aperta, dedicatevi al giardinaggio. Rinforziamo le nostre difese immunitarie lasciando entrare più microbi nella vostra vita.
Conclusioni
Per concludere, qualora il problema si ripeta o persista, il nostro consiglio è quello di eseguire SEMPRE un test del microbiota intestinale per comprendere esattamente se i batteri che abitano il nostro intestino sono in una situazione di equilibrio o meno.
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